Scuola di Cinema, Comunicazione e Storytelling.
2500 metri quadri che prima erano una fabbrica.
Una grande scuola dove creare qualcosa di bello.
Tre grandi navate e un cortile dove vive un melograno.
Un teatro, aule informatizzate e studi fotografici per ospitare ogni esigenza
espressiva.
Tante linee verticali, in salita libera verso il cielo. Altezze vertiginose,
che superano gli otto metri. Innumerevoli vetrate. Spazi aperti, privi di
barriere architettoniche, polifunzionali e pieni di luce. Un luogo dove
pensare, creare, parlare, sbagliare, riscrivere e presentare, nella città che
sale.
8 indirizzi di
studio, per
formare i professionisti della comunicazione di domani.
Filmmaking, Recitazione, 3D Animation,
Scrittura e Storytelling, Fotografia, Graphic Design, Fumetto e
Concept Design, Web e Digital Media.
Tanti linguaggi diversi per costruire un dialogo multidisciplinare e libero,
finalmente sinergico già dal primo giorno.
Più di 700 studenti ogni anno. Tantissime identità differenti, in costante movimento.
Infiniti punti di vista per interrogare le cose del mondo,
organizzarsi, entusiasmarsi e costruire il proprio pensiero.
Tutti insieme.
Quasi 100
insegnanti. Un
bagaglio straordinario di esperienze e competenze.
Un corpo docente stabile e unito, impegnato ad aggiornare, rinnovare e
migliorare il progetto formativo. Una didattica dinamica e vivace, per coltivare
competenze e abilità vere e affrontare il mondo del lavoro senza ansie.
20 aule. Ognuna porta il nome di un secondo arrivato della storia umana. C’è il ragionier Filini e poi Watson e anche Tesla; Artemisia Gentileschi e Hedy Lamarr.
Mohole. Un nome. Un personaggio mai realizzato. Una voce mai sentita per ascoltare tutte le altre. Soprattutto quelle di chi, sul gradino più alto del podio, non ci è mai salito.